Il 12 Gennaio 1942 con decreto dell'Arcivescovo Cardinal Ildefonso Schuster "Le Cantine" venivano distaccate dalla Parrocchia di Besano e annesse a quella di Porto Ceresio. In seguito a questo fatto era avvertita l'opportunità di costruire una Cappella in quel territorio. Anche un altro fatto determinò la decisione di realizzare quel progetto. La notte del 24 Ottobre 1942 gli aerei, di ritorno dal primo bombardamento sulla città di Milano, solcarono il cielo di Porto Ceresio lanciando bombe e seminando terrore. Il Parroco di allora scrive che fu una "notte infernale": nessuno prese sonno. Bombe e spezzoni caddero accanto a diverse case, anche accanto all'Oratorio di S. Antonio a Cà del Monte, ma senza danni alle persone. Cessata l'incursione aerea alle primissime ore del mattino tutto il Paese era in Chiesa a pregare. Tutti erano unanimi nell'attribuire l'incolumità del Paese all'intervento di Maria Ausiliatrice. Il progetto eseguito da Mons. Giuseppe Polvara, Direttore della Scuola Beato Angelico di Milano, si ispira alla pianta di una antica chiesa di stile romanico di Civate. Una volta terminata fu dedicata a Maria, prendendo il nome di Santuario di Maria Ausiliatrice in Selvapiana. Il materiale usato nella costruzione è il porfido. L'Altare è costruito con marmo di Candoglia. E' stato donato dall'Amministrazione comunale. La colonnina eucaristica con il Tabernacolo, collocata nel centro della parete dell'abside nel maggio 1990, è dello stesso marmo dell'Altare. Gli affreschi di Maria Ausiliatrice tra gli Angeli, di S. Giovanni Bosco e di S. Domenico Savio nell'abside sono opera del pittore Cocquio di Varese.

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