Fu edificata nel 1746 a spese degli abitanti di Bisuschio, dopo la diffusione della peste del 1630-1635, a protezione degli appestati del vicino lazzaretto, l'attuale cimitero di Bisuschio. L'epidemia di peste, descritta da Manzoni nei Promessi Sposi, si diffuse pure nella zona, ma in entità minore e con un numero inferiore di vittime. E' dedicata a San Rocco e San Sebastiano, perché entrambi protettori contro la peste

E' costituita da una singola navata terminante in una cupola emisferica sorretta da pilastri. L'Altare era, fino a 50 anni fa, adornato da un dipinto definito terrificante che raffigurava le anime in purgatorio in preda alle fiamme, in grado di distogliere qualsiasi cristiano dal pensare di volerci passare. Altra particolarità è l'eco che si sviluppa se si grida da una delle finestre sul portico. La Pala dell'Altare rappresenta la Vergine con il Bimbo circondata da altri santi, tra cui San Rocco.

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